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Amaro e distillato: quali sono le differenze tra questi due superalcolici

Meglio un distillato o un amaro? Quale preferire in base al momento di degustazione?

La scelta della giusta bevanda superalcolica a volte sembra difficile. Per questo abbiamo pensato, con questo post, di chiarire una volta per tutte una delle domande più frequenti: qual è la differenza tra amari e distillati?

Sono entrambe bevande alcoliche, ma alcune differenze sostanziali le rendono uniche e distinte.

Iniziando dagli amari, possiamo dire che nel nome sta l'essenza profonda di questo superalcolico, che si caratterizza per suo gusto amaro ed intenso.
Si ottengono dall'infusione di erbe, radici, spezie e altre piante aromatiche. Questi ingredienti conferiscono agli amari una vasta gamma di profumi e gusti complessi, che spesso sono bilanciati da una nota dolce.

Anche per i distillati il nome racchiude l'essenza della bevanda, perché si ottengono attraverso un processo di distillazione, in cui il liquido base, come cereali o frutta fermentata, viene riscaldato e le sue componenti volatili vengono separate e raccolte.
Questo processo permette di concentrare gli aromi e gli alcoli presenti nella miscela, creando distillati con un'ampia varietà di profili di gusto, dalla dolcezza del rum all'intensità del whisky.

Seguici in questo viaggio tra due alcolici molto amati per scoprire nel dettaglio come si preparano, quando degustarli e, naturalmente, dove si colloca il nostro amato Amaro Florens!

Come si prepara un amaro

L'amaro è una bevanda alcolica che si distingue per i suoi sapori intensi, che abbiamo già anticipato essere amari e aromatici.
Si ottiene attraverso un processo di infusione o macerazione di una varietà di erbe, radici, spezie, cortecce e altre piante aromatiche.
La combinazione di questi ingredienti conferisce agli amari una vasta gamma di profumi e sapori complessi, che spaziano dal dolce all'amaro, con note erbacee, agrumate, floreali o piccanti.

La preparazione dell'amaro inizia con la selezione delle erbe e delle piante aromatiche.
Le ricette degli amari possono includere infinite combinazioni di ingredienti diversi, che vengono dosati con cura per creare il profilo aromatico desiderato.

Tra le erbe più comuni utilizzate si trovano la genziana, l'assenzio, il cardo mariano, la camomilla, oltre che molte altre.

Una volta selezionati gli ingredienti, avviene la fase di infusione o macerazione.
Durante questo processo, le erbe vengono immesse in un liquido alcolico di base, come un distillato di grano o di frutta, e lasciate riposare per un periodo di tempo che può variare da giorni a mesi. Durante questo periodo, gli aromi e i principi attivi delle piante si diffondono nel liquido, conferendogli il caratteristico sapore amaro e la complessità aromatica.

Dopo l'infusione o la macerazione, l'amaro viene filtrato per rimuovere eventuali sedimenti o particelle indesiderate.
Talvolta, vengono aggiunti dolcificanti naturali come lo zucchero o il miele per bilanciare l'amaro e conferire una nota dolce al profilo di gusto complessivo.

Infine, l'amaro viene imbottigliato e pronto per essere gustato.
Può essere consumato da solo come un digestivo dopo i pasti, oppure utilizzato come ingrediente chiave in cocktail classici come il Negroni, l'Aperol Spritz o il Manhattan.
La versatilità degli amari li rende una scelta popolare tra gli intenditori di cocktail e gli amanti delle bevande alcoliche di tutto il mondo.

La loro preparazione richiede tempo, abilità nella selezione degli ingredienti e pazienza per raggiungere un profilo di gusto bilanciato e complesso.
Con la sua vasta gamma di aromi e la sua versatilità in cocktail e abbinamenti gastronomici, l'amaro è una bevanda che offre un'esperienza sensoriale unica per il palato.

Differenze tra amaro e distillato

Come si prepara un distillato

La preparazione di un distillato richiede diverse fasi che combinano abilità artigianale, scienza e... pazienza!
Il processo inizia con la selezione attenta degli ingredienti di base, che possono includere cereali come orzo, mais o segale, o frutta come uva, mele o pesche.
Gli ingredienti scelti devono essere di alta qualità e ben maturi per garantire un risultato finale di qualità superiore.

La prima fase fondamentale è la fermentazione.
Gli ingredienti vengono macinati o schiacciati per rilasciare gli zuccheri naturali, che verranno poi trasformati in alcol attraverso l'azione di lieviti o batteri selezionati.
Durante la fermentazione il mosto, ovvero il liquido ottenuto dalla miscela degli ingredienti, viene mantenuto a temperature controllate per permettere alla magia di avvenire. Questo processo può richiedere da pochi giorni a diverse settimane, a seconda del tipo di distillato che si desidera ottenere.

Dopo la fermentazione segue la distillazione, che rappresenta la fase cruciale per creare il distillato.
Il mosto fermentato viene riscaldato in un'alambicco o in un'altra apparecchiatura di distillazione per separare l'alcol dagli altri componenti, attraverso il principio della differenza di punto di ebollizione.
Durante questo processo, l'alcol evapora e viene catturato in un condensatore, dove si raffredda e ritorna in forma liquida, diventando il distillato desiderato.
Questa fase richiede abilità e attenzione, poiché le diverse sostanze volatili presenti nel mosto devono essere separati e raccolti correttamente per garantire un prodotto di qualità.

Dopo la distillazione, il distillato può subire ulteriori processi di invecchiamento o filtraggio per affinare il suo sapore e renderlo più liscio. Alcuni distillati vengono invecchiati in botti di legno per periodi di tempo variabili, che possono durare da mesi a decenni, mentre altri vengono sottoposti a processi di filtraggio per rimuovere eventuali impurità residue. Queste fasi finali contribuiscono a definire le caratteristiche distintive del distillato e a creare la complessità e la profondità dei sapori apprezzati dagli appassionati.

COMPRA AMARO FLORENS

Come si classifica Amaro Florens

Amaro Florens è un amaro ottenuto dalla macerazione di un mix di erbe che conferiscono alla bevanda un caratteristico sentore "erboreale", ovvero intensamente erbaceo e floreale.

La sua produzione si suddivide in 5 fasi che ricordano tipicamente la produzione degli amari.

  1. Per prima cosa, la selezione delle erbe, scelte per qualità e quantità;
  2. Dopodiché si passa alla macerazione per un periodo di almeno 40 giorni, per estrarre tute le sostanze amare stimolanti la funzione eupeptica;
  3. È poi il momento della torchiatura per arrivare alla completa estrazione del preparato;
  4. Segue il filtraggio, necessario per evitare che qualche residuo di lavorazione passi inosservato alla fase
    successiva;
  5. lo sviluppo, fase in cui il macerato viene sviluppato con acqua e zucchero affinché diventi un elisir
    amaro.

Provalo come digestivo o ingrediente speciale nei tuoi cocktail, lasciati ispirare dal suo gusto corroborante, dolceamaro ed erboreale.